Martano e la Grecía Salentina
Sulla via Traiana-Calabra, importante asse viario che i Romani utilizzarono per dirigersi verso l'Oriente, troviamo numerosi centri abitati, tra cui, Martano. In funzione di quella strada si giustifica l'estensione dell'area della Grecìa Salentina, una conferma del rapporto tra viabilità e insediamenti.
J.M. Martin diceva: " La Grecìa Salentina è, più precisamente, ciò che resta di una sacca orientata grosso modo da ovest a est e che si estendeva dalla zona di Gallipoli fino a sud-est di Lecce senza necessariamente toccare la costa adriatica".
È proprio in questa parte di Salento che il processo di bizantinizzazione, che interessò la Terra d'Otranto tra l'VIII e il IX secolo, ha lasciato un maggior numero di segni espressi dalla toponomastica, dalla lingua (Lingua grika) , dalle tradizioni popolari, dagli usi e dai costumi, ma forse anche dai sistemi abitativi e dalle forme dell'edilizia domestica.
L'attuale territorio della Grecìa Salentina occupa buona parte del pianoro delle Serre di Martignano, che raggiunge la massima altezza in prossimità della Specchia dei Mori, sulla provinciale Caprarica-Martano. Un'area situata al centro del triangolo Lecce-Otranto-Gallipoli.
A partire dal 1990 il termine "Grecìa Salentina" è stato, però, in parte snaturato dal suo significato originario, diventando l'espressione di un consorzio di comuni, patrocinato anche dall'Unione europea. Dal 2007 ai nove comuni originari si sono, infatti, aggiunti altri tre non ellenofoni, che sono entrati a far parte dell'Unione dei comuni della Grecìa Salentina, comprendente circa 60.000 abitanti.
Dell'Unione dei comuni della Grecìa Salentina fanno parte attualmente dodici centri: Calimera, Carpignano Salentino, Castrignano de' Greci, Corigliano d'Otranto, Cutrofiano, Martano, Martignano, Melpignano, Sogliano Cavour, Soleto, Sternatia, Zollino. I comuni dell'Unione condividono non solo la cultura e (in parte) la lingua, ma anche una serie di servizi comprensoriali.